lunedì 14 giugno 2010

Presentazione del Coordinamento durante l'evento di "Ossigeno Onlus"

LOTTA A DISCRIMINAZIONI: DOMENICA FESTA E POLITICA A P. S. GIOVANNI

Impegno civile e festa: sono queste le due caratteristiche dell’evento organizzato per domenica prossima 13 giugno, a partire dalle ore 18 presso il Lido Village di Ponte S. Giovanni, dall’associazione Ossigeno, in collaborazione con il gruppo delle Associazioni Laiche di Perugia.

Si tratta, in realtà, di due eventi in uno. Alle 18 è infatti programmata la riunione del Coordinamento delle Associazioni Laiche , mentre alle 22,30 avrà inizio lo spettacolo concerto del noto gruppo del Priscilla Caffè di Torre del Lago, Lucca

Le associazioni presenteranno ufficialmente il disegno di legge regionale di iniziativa popolare contro le discriminazioni, “Insieme per i diritti”, da loro messo a punto e sul quale si accingono a raccogliere le firme dei cittadini. La riunione sarà introdotta dal Portavoce del Coordinamento, Daniele Paletti. Fabianna Tozzi Daneri, Presidente dell’Associazione Transgenere e Regina Salariano, responsabile del Consultorio Transgenere di Torre del Lago, ospite della iniziativa porteranno l’esperienza del consultorio transgenere.

L’animazione e lo spirito che caratterizzano il grande Grag Queen Show del Priscilla costituiscono un grande richiamo e una ottima occasione per gli appassionati della musica di tendenza e, più in generale, per tutti amanti della buona musica e del buono spettacolo, specie se giovani. Il gruppo lucchese, che stabilmente si esibisce nel locale di Torre del Lago al quale ha dato il nome, si è ormai conquistato un posto di tutto rilievo nel panorama dei gruppi musicali d’avanguardia in Italia.

L’associazione Ossigeno, promotrice dell’evento, è presieduta da Katia Bellillo, già deputato ministro nei governi D’Alema e Amato, protagonista, negli anni del suo impegno governativo e parlamentare, di azioni, iniziative e proposte di legge a favore dei diritti delle donne e delle persone e contro ogni tipo di discriminazione. “ Con questa iniziativa ci proponiamo di far conoscere la nostra associazione e le sue finalità oltra a coinvolgere i cittadini ad un’azione quotidiana per denunciare e cancellare le tante ingiustizie che molte persone subiscono nel quotidiano.” 

Daniele Paoletti ribadisce che "l’ospitalità di Ossigeno all’attività del coordinamento è la prima di una serie di iniziative che le associazioni assumeranno per far conoscere la proposta di legge contro le discriminazioni.”

“Il disegno di legge che le associazioni discuteranno e presenteranno domenica – dice la Presidente – costituisce la alternativa laica alla legge regionale sulla famiglia recentemente approvata dal Consiglio regionale, sotto la spinta debordante dell’associazionismo cattolico. La nostra legge – prosegue Bellillo - stabilisce che i diritti degli individui, in coerenza col dettato costituzionale, valgono per tutti a prescindere dal sesso, dall’orientamento sessuale, dalla razza, dalle idee politiche o religiose. 

Quindi il sostegno della Regione non può e non deve essere subordinato alla famiglia cosiddetta “tradizionale” o privilegiare i membri di quest’ultima, ma deve valere per tutte le unioni che ogni cittadino adulto e consenziente intenda costituire”.

Il Coordinamento e la Proposta di Legge Regionale Contro le Discriminazioni

La proposta di legge regionale di iniziativa popolare sulla quale le Associazioni “apriranno” la raccolta di firme stabilisce, in coerenza con la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e con la Costituzione Italiana, il principio della parità di trattamento e del divieto di ogni forma di discriminazione, nelle materie di competenza regionale, legata alla razza, alle idee politiche, al sesso, agli orientamenti sessuali e alla identità di genere.

Per quanto riguarda l’ambito sanitario si stabilisce la possibilità per ciascuno di designare una persona con la quale la struttura sanitaria o socioassistanziale dovrà fare riferimento per tutte le questioni inerenti il ricovero o le cure da prestare al designante, ivi compresa la donazione di organi.

Nello stesso ambito è riconosciuto il diritto di ognuno a vedersi prestare le cure o gli interventi necessari ad “adeguare l’identità fisica a quella psichica”. Ai fini dell’assistenza sanitaria “le coppie di fatto vanno considerate risorse qualificanti e soggetti attivi e passivi del sistema integrato” sociosanitario.

Il diritto alla casa, come tutti gli altri, è considerato tale anche per i membri delle coppie di fatto.
La legge affida importanti compiti di informazione sui nuovi diritti al Comitato regionale radio televisivo e stabilisce la costituzione, presso l’assessorato alla Pari Oppotrtunità di un Coordinamento tecnico regionale con compito di vigilanza e monitoraggio sulla azioni che, per il rispetto dei diritti, vengono messe in campo.

martedì 20 aprile 2010

Il governo delle persone e non delle cose

Riportiamo un interessante intervento di Ciuenlai su Facebook a proposito dell'imminente nomina degli Assessori regionali

IL GOVERNO DELLE PERSONE E NON DELLE COSE
Di Ciuenlai

La strada della Giunta comincia a prendere la discesa. Fatti gli ultimi ritocchi si passa all’operazione immagine. Si fa finta di dare alla Presidente una “rosa di nomi” per far credere che sarà poi lei a scegliere. Ma non è così. Correnti e partiti blinderanno le loro indicazioni. I nomi saranno uno più, uno meno, quelli che sono circolati. Non ci soffermeremo su questo ma sulle poche, possibili, variabili e sui problemi che sono già all’orizzonte. Continua a tenere banco la “noia” Perugia. Sfumata (e forse mai presa in seria considerazione) l’ipotesi Lamberto Bottini, per il Pd restano in campo diverse possibilità. La Marini fa la Perugina d’adozione, Tomassoni (nativo del capoluogo) rinnega il Trasimeno e si iscrive al club di Corso Vannucci. Una strada praticabile ma irta di punti interrogativi. Queste, in primis, sono soluzioni che aggirano il problema e lo lasciano aperto per il resto della legislatura. Ci sono quindi altre due possibilità che circolano e che appaiono più consistenti. La prima è l’assessore provinciale Ornella Bellini. Sarebbe gradita agli amministratori comunali, a Locchi e risolverebbe anche il problema dell’uscita di un’altra donna, Fernanda Cecchini. E’ scontato che l’Alto Tevere si metterà di traverso. Gli obbiettori dei “castoleni” ribattono però che questo territorio ha già un parlamentare ed è ben rappresentato nella Giunta Provinciale. Un incarico di prestigio in Consiglio potrebbe quindi bastare a mantenere i giusti equilibri tra le varie zone. Ma c’è chi dice che, all’ultimo momento, Giampiero Bocci potrebbe tirare fuori dal cilindro un “esterno di prestigio” da affiancare al ternano Brega. Lo ripeto; se esiste, il nome lo sa solo lui. Uno stop a questa eventualità è stato, in parte, dato dal criterio generale scelto per la formazione dell’esecutivo. “Una Giunta di eletti” è stato detto. Solo chi “ha preso i voti” potrà passare. Chiacchieroni annuisce e rilancia : “solo chi ha avuto più voti potrà passare”. E lui ne ha presi “un mazzo e una sporta”. La Presidenza di una Commissione non gli basterà e l’avventura della Marini rischia di iniziare con un set di “fratelli coltelli” sotto il tavolo. Ci sono gli ex sindaci di Marsciano e di Perugia, ci potrebbero essere Fabrizio Bracco se non siederà sul massimo scranno di palazzo Cesaroni e, naturalmente, Fernanda Cecchini, se venisse esclusa dalla Giunta. Perché nel “nuovismo” della politica nessuno si rassegna, nessuno si arrende, nessuno si fa da parte. Non a caso lo chiamano “ il governo delle persone e non delle cose”.

giovedì 1 aprile 2010

Lettera di Catiuscia Marini


Ecco la lettera che Catiuscia Marini, la nuova Governatrice della Regione Umbra, ha inviato al Comitato Provinciale ArciGay di Perugia venerdì 26 marzo 2009; abbiamo ritenuto opportuno, per correttezza, di non pubblicarla se non ad urne chiuse e a giochi fatti.

"Care ragazze, cari ragazzi, mi dispiace molto, ma non mi è stato possibile incontrarvi nel corso della campagna elettorale; tuttavia sono disponibile ad ogni futuro incontro e confronto sui temi contenuti nel vostro Manifesto.
Da parlamentare europeo mi sono occupata di Antidiscriminazione ed in me troverete comunque un riferimento in quanto
fermamente convinta di promuovere azioni e norme volte a rimuovere ogni forma di omofobia o di discriminazione basata sull’orientamento sessuale.
Spero di incontrarvi in un prossimo futuro, in un nuovo ruolo istituzionale.

Con simpatia
Catiuscia Marini"

giovedì 25 marzo 2010

I non votabili alle elezioni regionali 2010

In molti ci hanno chiesto chi votare e chi non votare alle prossime elezioni regionali. Essendo il nostro un coordinamento politico ma senza alcuna connotazione partitica possiamo soltanto fare l'elenco di coloro che condividono i nostri intenti (e li hanno sottoscritti) e coloro che invece hanno sottoscritto il medievale manifesto del Forum delle Famiglie, risultando, a nostro avviso, ASSOLUTAMENTE NON VOTABILI:


(PD) Sauro Cristofani, Maria Prodi
(PDL) Fiammetta Modena, Maria Rosi, Enrico Sebastiani, Andrea Lignani, Armando Fronduti, Franco Zaffini, Massimo Mantovani Roberta Ricci, Valentino Rocco, Alfredo De Sio, Raffaele Nevi
(Lega Nord) Chiara Tomassini, Elia Francesco Fiorini, Massimo Ziarelli 
(UDC) Paola Binetti, Sergio De Vincenzi, Giulio Cozzari, Sandra Monacelli, Marco Regni, Massimo Moncelli, Stefania Croci, Enrico Melasecche.

martedì 23 marzo 2010

Il Manifesto del Forum delle Famiglie è un ritorno al Medioevo

Il rappresentante del Coordinamento critica duramente i candidati alle Regionali in Umbria che negano i diritti fondamentali delle persone.


Il 17 marzo all'Auditorium del Capitini a Perugia si è svolto l'incontro pubblico per la presentazione del Manifesto del Forum delle Famiglie dell'Umbria con i candidati e le candidate al prossimo Consiglio Regionale. Erano presenti le due candidate alla presidenza della Regione Fiammetta Modena per il centro destra e Paola Binetti per L'UDC, mentre Fabrizio Bracco del centro sinistra era in rappresentanza di Catiuscia Marini, impegnata in un altro incontro a Gubbio.
Daniele Paoletti, il rappresentante del Coordinamento delle Associazioni per i Diritti della Persona, presente all'incontro, commenta: “Siamo davvero sconcertati dell'entusiasmo con il quale, tra gli altri, anche l'Assessore uscente Maria Prodi ed il candidato Sauro Cristofani del PD hanno sottoscritto questo manifesto che ci sembra un ritorno al medioevo non solo sul piano civile ma anche e soprattutto su quello culturale”.
Il dibattito, svoltosi senza possibilità di interventi da parte del pubblico ha visto la candidata Modena attaccare con veemenza il dibattito sul registro del testamento biologico al Comune di Perugia sottolineando che “il Comune dovrebbe occuparsi di cose ben più importanti che riguardano i cittadini”, senza pensare che il capo del governo (e del suo partito) negli ultimi tempi si sta occupando solo dei suoi interessi e non di quelli dei cittadini italiani.
Bracco sottolinea che anche se esempio vivente di famiglia (sposato da 40 anni con la stessa donna, padre e nonno modello), è tempo di riconoscere anche che esistono altre forme di convivenza (è questo l'unico momento della serata in cui si sente qualcosa di sensato), mentre la Binetti ricorda con orgoglio di aver contrastato con tutte le sue forze qualsiasi forma di riconoscimento delle coppie di fatto.
Varie voci del Forum delle Famiglie Umbre si sono avvicendate nell'illustrazione del manifesto e dei suoi obbiettivi di seguito riportati :
  • equiparazione della scuola pubblica con quella privata (e quindi sovvenzioni anche per chi sceglie la scuola privata, di norma cattolica, per i propri i figli);
  • revisione dell'articolo n. 9 dello statuto della Regione Umbria, con l'eliminazione del riconoscimento di qualsiasi altro tipo di affettività e di legame di coppia al di fuori del matrimonio (quindi circa la metà delle coppie in Umbria sarebbero invisibili);
  • presenza nei consultori pubblici di volontari di associazioni cattoliche per prevenire la pratica dell'aborto
  • rivedere il fisco regionale “a misura di famiglia”, intendendo per famiglia esclusivamente il nucleo genitoriale tra uomo e donna
  • qualsiasi decisione delle istituzioni riguardante la famiglia deve essere vagliata dal Forum delle Famiglie per verificare se rispetta le loro istanze o meno;
  • sostituzione di ogni intervento di tipo assistenziale con iniziative di sussidiarietà tra regione, famiglie, comuni ed associazionismo di settore (esclusivamente il Forum, quindi).
Numerose amministrazioni comunali, provinciali e regionali in Italia hanno saputo cogliere i mutamenti sociali con maggiore attenzione, impegnandosi ad adeguare gli strumenti normativi alla realtà dei fatti
Ne sono esempio le leggi regionali per i diritti di tutte le famiglie approvate in questi anni in Toscana, Liguria, Emilia-Romagna e Valle d’Aosta. 
In Umbria su un diritto fondamentale come il riconoscimento pubblico della propria affettività ci sono cittadini di serie A e cittadini di serie B. 
Con il grave rischio di fomentare l'odio nei confronti delle persone e delle coppie omosessuali, alimentando così un clima di odio omofobico e una cultura sessista che non riconosce la pari dignità tra le differenti identità delle persone.

martedì 9 marzo 2010

Presentazione del Manifesto alla Stampa


Sabato 6 marzo presso la Sala della Partecipazione della Regione si è svolta la conferenza stampa di presentazione del Manifesto del Coordinamento di Associazioni per i Diritti della Persona. 
Il coordinatore Daniele Paoletti ha brevemente illustrato i principi che hanno ispirato la stesura del manifesto e come questo sia nato dalla volontà di coprire un vuoto di valori sociali e culturali che pure sono presenti nella realtà, ma che sono abbandonati dalle pratiche che ormai caratterizzano partiti ed istituzioni.
“Non possiamo aspettare la politica per affermare i diritti delle persone, ma dobbiamo organizzarci affinché qualcosa inizi a muoversi, anche se per forza dobbiamo interloquire con le istituzioni, con le “stanze dei bottoni”, per portare le istanze di una società che sta cambiando e che è molto più avanti di quello che vogliono farci pensare i nostri politici; vogliamo essere quel famoso sassolino nello stagno”
“Il primo obiettivo”, prosegue Paoletti “è presentare il nostro manifesto alle candidate alla presidenza della Regione Umbria, per dimostrare che alla società civile stanno a cuore tutti i diritti di tutte le persone, per farci spiegare cosa ne pensano”.
Poi sono intervenuti i rappresentanti di alcune delle associazioni promotrici: Alessandra di Ossigeno Onlus, che ha ribadito la necessità di tutela per le fasce più deboli della società; Giuliana per il Comitato Provinciale ArciGay e l'Associazione ArciGay ArciLesbica Omphalos di Perugia, che ha sottolineato la necessità di pieno riconoscimento dei diritti di tutte le persone e di tutte le famiglie, eterosessuali ed omosessuali, affinché si riesca ad abbattere i pregiudizi, l'omofobia e la transfobia che oggi sembrano tornare di moda; Silvana per la Rete delle Donne Antiviolenza, da sempre in prima linea contro le discriminazioni di genere nella nostra società; infine l'intervento “tecnico” di Elena per l'Associazione dei Giuristi Democratici.
Vari ed interessanti gli interventi di rappresentanti di associazioni che hanno già aderito al Coordinamento: la Rete delle Fattorie Sociali, il Centro di Ricerca ed Intervento Sociale di Perugia, l'Unione degli Atei ed Agnostici Razionalisti di Perugia ed altri appassionati interventi di cittadini che hanno voluto portare la loro testimonianza o semplicemente il loro appoggio all'iniziativa.
Il manifesto è composto da sette punti: dall'importanza della centralità della persona ai diritti civili, dal contrasto netto a tutte le forme di discriminazione all'autonomia e libertà delle donne, dalla questione del testamento biologico alla tutela di tutti i tipi di famiglie (siano esse composte da persone sposate o conviventi, eterosessuali o omosessuali), dall'importanza di una rete di servizi pubblici per l'infanzia e l'adolescenza all'assoluta necessità di una razionalizzazione dei servizi alla persona.